Il 26 Ottobre 2018 è stato
inaugurato a Roma il murales più
grande d’Europa, chiamato Hunting
Pollution poiché realizzato con pitture
naturali e 100% eco sostenibili. Ideata e creata dallo street artist Federico Massa, alias Iena Cruz, questa opera vuole
diffondere il messaggio di come anche attraverso l’arte si possa incentivare lo
sviluppo sostenibile.
L’artista di origini milanesi, trasferitosi poi a New York, si è affermato
nella street art lasciando la sua impronta sui muri di Barcellona, Miami, Città
del Messico e New York. Le sue opere hanno tutte lo scopo di denunciare le ripercussioni che le azioni
umane possono avere sul mondo animale e sulla natura; ecco che infatti i
suoi murales sono incentrati su temi come il cambiamento climatico, lo
scioglimento dei ghiacciai, l’estinzione di alcune specie animali e
l’inquinamento.
Hunting Pollution è realizzata con pitture
speciali, che hanno la capacità di
ridurre l’inquinamento atmosferico, e rappresenta un airone che lotta per la sua sopravvivenza. L’airone, specie in estinzione, viene raffigurato
mentre caccia la sua preda nel mare
inquinato e non a caso il murales si trova in Via del Porto Fluviale, uno degli incroci più trafficati, e
quindi anche maggiormente inquinati, di Roma.
L’opera ha un altezza di 35 metri e
occupa una superficie di 1000 metri
quadrati, dimensioni sicuramente insolite nello street art europeo, tanto è
che Hunting Pollution si è guadagnato il primato come più grande in Europa.
Un’opera d’arte rigenerativa che, oltre a lanciare un messaggio positivo, ha
anche il potere di purificare l’aria: le tinture, prodotte dall’azienda Airlite, hanno infatti la capacità di eliminare gli agenti inquinanti grazie
all’azione della luce, sia essa naturale che artificiale. Hunting Pollution
difatti è stato definito come il murales
“mangia smog”, una specie di depuratore d’aria 100% naturale.
Test confermano che grazie all’utilizzo di queste eco-pitture, l’inquinamento atmosferico viene ridotto
dell’88,8%, i batteri vengono
eliminati al 99,9%, inoltre anche gli odori
vengono neutralizzati e lo sporco e
le polveri presenti nell’aria
vengono respinte.
Hunting Pollution ha trasformato il quartiere Ostiense in un vero e proprio
museo a cielo aperto e concorre ad aumentare esponenzialmente l’attrattiva
della città, collocandola un gradino sopra metropoli come New York, Londra, San
Paolo e Berlino, dove ancora non è stata realizzata un’opera eco-sostenibile di
tale grandezza.
Tuttavia questa sembrerebbe rappresentare solo
l’inizio di un percorso di sensibilizzazione attraverso l’arte, in quanto
artisti di strada come Federico Massa, ma anche vignettisti, illustratori e
designer sono sempre più impegnati nella sensibilità ambientale e nella diffusione
di un messaggio solidale attraverso nuovi linguaggi artistici.
Il progetto di Hunting Pollution è sostenuto da Yourban2030, un’associazione
no profit che ha fatto dell’arte il mezzo per sensibilizzare i cittadini su
tematiche scottanti che riguardano i rapporti dell’uomo con la natura. Il
murales di Roma potrebbe essere quindi la prima opera urbana di un progetto di
collaborazione mondiale: l’idea è
infatti quella di coinvolgere altre città e realizzare istallazioni
artistiche urbane in linea con lo stesso filo tematico.
