Il 2022 sembra essere destinato a diventare l’anno della grande svolta per il Policlinico di Milano, inaugurato nel lontano 1456, e, in generale, per il nuovo volto della Milano contemporanea.
L’architetto Stefano Boeri ha infatti ideato, in collaborazione con Giandrea Barreca e Giovanni La Varra, il nuovo progetto di riqualificazione urbanistica che punta a far diventare il policlinico un ospedale estremamente all’avanguardia, funzionale, green e aperto a tutti.
La struttura, secondo quanto riportato nel progetto approvato dalla giunta milanese a luglio 2018, disporrà di due blocchi di 7 piani, uno destinato ad essere Polo Medico (comprensivo di un reparto operatorio per la cura di affezioni croniche e rare), e uno ad essere Polo Materno Infantile (pronto soccorso pediatrico e ostetrico-ginecologico) uniti da una piastra di collegamento centrale di 3 piani; il tutto per una superficie complessiva di 170.000 mq.
Il corpo centrale sarà provvisto di un reparto di diagnostica per immagini, sala conferenze e punto di ristoro con servizio di self-service ma, il vero fiore all’occhiello, sarà costituito dal Giardino Alto, il giardino terapeutico pensile più grande del mondo, che verrà realizzato sul tetto dello stesso.
Il polmone verde sarà grande quanto il Duomo (ben 6.900 mq) e diventerà un luogo di aggregazione per i degenti, i loro congiunti e i normali cittadini: al suo interno vi saranno, infatti, oltre a diverse specie floristiche e piante terapeutiche oggetto di ricerca scientifica, aree ludiche per i più piccoli, percorsi di riabilitazione per i pazienti, zona relax (per operatori sanitari e non solo), postazioni per praticare yoga, pet therapy e ginnastica/fitness (per anziani e donne in stato interessante) e un orto curato da malati oncologici.
Per la sua progettazione, Boeri si è ispirato alla High-Line della Grande Mela. Per accedervi sarà disponibile un ascensore posto in un’ampia galleria pedonale che verrà realizzata al piano terra, comprensiva di negozi e area espositiva per mostre e conferenze.
Il nuovo Policlinico, destinato ad assorbire anche la nota clinica ginecologica Mangiagalli, disporrà quindi di ben 900 posti letto, 21 sale operatorie, 11 sale parto (3 delle quali saranno attrezzate per il parto in acqua), 2 case parto (veri e propri mini-appartamenti per ricreare l’esperienza e l’intimità del parto in casa, con l’aggiunta però dell’assistenza h24) e un parcheggio interrato con 700 posti auto.
Questo nuovo centro di aggregazione sociale, per il quale verranno investiti 266 milioni di euro, sarà gestito da enti culturali e istituti come l’Università Statale, il Museo del Bambino, il Conservatorio Giuseppe Verdi, la Biblioteca Sormani e la Società Umanitaria.
L’obiettivo finale dell’architetto del Bosco Verticale è sempre quello di promuovere la Urban Forestry: l’ospedale non è più un luogo off limits con accesso consentito solo e unicamente a soggetti malati ma un luogo caldo e accogliente al centro della città dove la degenza verrà migliorata e “umanizzata” e dove potranno recarsi tutti i cittadini.
Ci attende, quindi, una vera e propria innovazione nel panorama delle strutture ospedaliere, a sostegno di una rigenerazione urbana sostenibile e vegetale coadiuvante nelle terapie e nella qualità della degenza ospedaliera.
