In Svezia, precisamente a Eslöv, comune sito nella contea di Scania, di circa 16.000 abitanti, sono in corso i lavori di un progetto italiano che consiste nella realizzazione del più importante centro yoga eco-friendly che sia mai stato realizzato.
Prende parte a questo progetto avanguardista l’italiano Gilberto Barcella, lo specialista che ha brevettato la nuova tecnologia impiegata nelle costruzioni. Attualmente è impegnato insieme al suo entourage per istruire gli operai e coadiuvare il personale tecnico nello svolgimento dei lavori.
Questo importante complesso di edifici ospiterà i numerosi partecipanti agli eventi che avranno una durata di diversi giorni. I locali previsti sono una sala per le riunioni, un centro d’accoglienza, bar, ristorante e un tempio dove tenere dei seminari.
Per la realizzazione di questo centro yoga viene utilizzata una tecnologia italiana che consiste nell’utilizzare canapa e calce naturale; la struttura portante degli edifici sarà invece in legno.
Per questo straordinario progetto si presume saranno destinati più di 4.000 mq a nuove costruzioni, inoltre si provvederà ad ottimizzare da un punto di vista energetico una vasta area di edifici preesistenti, calcolabile intorno ai 2.400 mq.
Questo luogo di meditazione e di pellegrinaggio, Divinya, l’Ashram Yoga, è un vero e proprio punto di riferimento per coloro che ogni anno giungono da qualsiasi parte del mondo per ascoltare gli insegnamenti del Maestro Indiano Guruji Sri Vast.
Proprio la canapa e la calce naturale sono prodotti che nell’ambito della bioedilizia stanno ottenendo un riscontro sempre maggiore grazie alla loro grande efficienza nel controllare il livello di umidità e stabilizzare la temperatura all’interno della struttura, offrendo quindi un eccellente isolamento termico, nonché acustico.
Oltretutto, secondo il C.R. Enea di Brindisi la canapa miscelata alla calce, oltre ad essere traspirante e non degradabile, è ignifuga, pertanto in caso di incendio è in grado di rallentare l’impatto delle fiamme. Oltre ad essere ideale per l’ambiente, l’impiego di canapa e calce è anche particolarmente economico, in quanto aiuta a velocizzare la messa in opera delle costruzioni.
Un dato di estrema importanza, certificato dalla UE, rivela che la canapa è in grado di trattenere il CO2, un gas naturale che è la causa del riscaldamento globale con una incidenza che va oltre il 60%. Dato importante soprattutto se pensiamo che in Italia i consumi energetici delle case provocano il 45% delle esalazioni di CO2, mentre la canapa non produce emissioni e può trattenerne più di quante ne produca.
Si ritiene che i lavori saranno ultimati fra due anni e ci si auspica che saranno state assorbite poco meno di 200 tonnellate di CO2. L’incedere rapido dei lavori in un cantiere di tali proporzioni è indice di quanto la bioedilizia si stia affermando in modo importante.